martes, 31 de mayo de 2011

El grupo de la linyera - La compagnia della lingiera





El pariente saluda al grupo de la lingiera.

Lingiera dicen que le decían a ese pequeño atado de camisa camiseta y ropa interior que llevaban muchos de esos trabajadores que viajaban de aquí para allá en tren, tratando de gastar poco y ahorrar mucho. Con el tiempo la palabra pasó a designar más bien hacia quienes iban y venían de un campo a otro, haciendo trabajos ocasionales durante breves temporadas; y luego, en otro deslizamiento, (como si la palabra misma se hubiese vuelto linyera) terminó signficando vagabundo rural, sin casa ni trabajo fijo, una palabra que llegó a tener tanto un matiz heroico (el linyera como propagador de noticias, y portador de ideas libertarias y anarquistas), como un matiz peyorativo (el linyera como un marginal, un "vago" al que no le interesa tener casa, ni familia, ni ahorrar dinero, ni impresionar al resto de los parientes con sus logros materiales...)

A fines de junio de 1924 llegan a Bahía Blanca cinco inmigrantes trentinos de la Val Giudicaria: Camilo Ferrari, Luis Sansoni (primo hermano de Camilo), Francisco Florioli (marido de la hermana de Luis Sansoni), Silvio Pasi, y Sabino Segala, después de haber dado algunas vueltas en Buenos Aires y de una noche de viaje en tren.
Se instalan juntos en una de las tantas pensiones que por esos días recibían a los cientos de inmigrantes que llegaban a diario, pero a los pocos días cada uno va por su cuenta. Así son esos primeros meses, de ir y venir de una obra en construcción a otra, aquí en Bahía, en el campo o en algún pueblo de la zona, de una cosecha a otra. Van a Hucal, a Dorrego, a El Perdido, a Tandil, vuelven a Bahía, hacen otro contrato, y parten de nuevo.  Y van y vienen siempre en tren, con pocas cosas encima.

La pregunta es ¿cuándo se produjo ese último desplazamiento de sentido? ¿Es en serio, o en broma, que Francisco Floriolli escribe esto a su primo Camilo?


Carissimo cugino

con questa mia ti notifico il benesere cosi spero che sara dite e compagni. Io adeso e due giorni che lavoro al campo ma pero non tanto distante ad andare al paese ci vora un ora a piedi. Qui bisogna lavorare 1 1/2 di più per la comida. Tu sei desideroso di sapere la posizione qui o da dirti che boschi non cene sono ce solamente che nei contorni delle case un poca di arboratura però se sene impianta deve venire perche adeso si vede molti impianti nuovi.
Riguardo alla terra qui e molto miliore che a Bahia. Soto il padrone che lavoriamo noialtri a molto campo ed a davero molto lavoro per la coscecia e pare che sia anche buono.
Io mi chiamo contentissimo essere venuto.
La posta che viene mandela su questo indirizzo: Perdido preso costrutor Gonzalez.
Ti saluta cordialmente, cugino Francesco

Affettuosi saluti ai compagni.
Un altra volta ti potro spiegare la cosa melio.
Arrivederci.
Il parente saluta la compagnia della lingiera


El Perdido, 18-10-24


Queridísimo primo:

Con esta carta mía te cuento que estoy muy bien.Yo, ahora ya hace dos días que trabajo en el campo, pero no está tan lejos, para ir al pueblo hará falta una hora a pie. Querés saber la posición: tengo que decirte que aquí bosques no hay, solamente un poco de arboleda alrededor de las casas, pero si se siembra deben venir. Con respecto a la tierra acá es mucho mejor que en Bahía. El patrón con el que trabajamos tiene mucho campo y tiene verdaderamente mucho trabajo por la cosecha y parece que es bueno. Yo estoy contentísimo de haber venido. Las cartas mandámelas a esta dirección: Perdido, en lo del constructor Gonzáles. Te saluda cordialmente tu primo Francisco.
Afectuosos saludos a los compañeros.
Otro día te explico la cosa mejor.
Hasta la vista

El pariente saluda al grupo de la lingiera.





Si dice che si chianmava lingiera quel piccolo fardello in cui c'era camicia, canotiera e mutande, che portavano tanti di quei lavoratori che giravano da una parte all'altra in treno, cercando di spendere poco e di risparmiare tanto; e col tempo la parola scivoló nell'uso piuttosto verso quelli che li portavano facendo lavori occasionali durante brevi periodi di tempo; e col tempo, come se la parola stessa fosse diventata lingiera- passó a nominare il vagabondo rurale, senza casa ne lavoro fisso, una parola che é riuscita ad avere sia una connotazione erocia (il lingera come iva (il lingiera come un barbone, un fannullone al quale non interessa avere né casa, né famiglia, né risparmiare soldi né impressionare i parenti con successi materiali...

Alla fine di giugno di 1924 arrivavano a Bahía Blanca cinque trentini della Val Giudicaria: Camillo Ferrari, Luigi Sansoni (primo cugini di Camillo), Francesco Florioli (marito della sorella di Luigi Sansoni), Silvio Pasi, e Sabino Segala, dopo essere stati per alcuni giorni a Buenos Aires e dopo una intera nottata di viaggio in treno.

Alloggiano insieme in uno dei tanti ostelli che in quei giorni ricevevano le centinaia di immigrati che giungevano in cittá, ma pochi giorni dopo ciascuno va per conto suo. Cosí sono quei primi mesi, di andare e venire da un cantiere all'altro, qui a Bahia Blanca, in campagna o in qualche paese vicino, da una raccolta all'altra. Vanno a Hucal a Dorrego, al Perdido, a Tandil, tornano a Bahía, fanno magari un altro contratto e partono ancora. E vanno e vengono sempre col treno, con le loro poche cose.

La domanda é: quando si é prodotto quest'ultimo scivolamento di senso? E' sul serio oppure scherzando, che Francesco scrive questa lettera a suo cugino Camillo?


Carissimo cugino

con questa mia ti notifico il benesere cosi spero che sara dite e compagni. Io adeso e due giorni che lavoro al campo ma pero non tanto distante ad andare al paese ci vora un ora a piedi. Qui bisogna lavorare 1 1/2 di più per la comida. Tu sei desideroso di sapere la posizione qui o da dirti che boschi non cene sono ce solamente che nei contorni delle case un poca di arboratura però se sene impianta deve venire perche adeso si vede molti impianti nuovi.
Riguardo alla terra qui e molto miliore che a Bahia. Soto il padrone che lavoriamo noialtri a molto campo ed a davero molto lavoro per la coscecia e pare che sia anche buono.
Io mi chiamo contentissimo essere venuto.
La posta che viene mandela su questo indirizzo: Perdido preso costrutor Gonzalez.
Ti saluta cordialmente, cugino Francesco
Affettuosi saluti ai compagni.
Un altra volta ti potro spiegare la cosa melio.
Arrivederci.

Il parente saluta la compagnia della lingiera



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