sábado, 14 de enero de 2012

Giulio Grosselli canta "Quel mazzolin di fiori" y un Buon Anno per tutti!



11 de enero de 2012:

Giulio Grosselli (Lasino, 16-9-1925), partisano, prisionero en campos de trabajo alemanes, llegado a la Argentina en agosto de 1948, el primer presidente del Círculo Trentino de Bahía Blanca, hace su saludo y sus augurios para el año que empieza.
Con su esposa Nelly Rodriguez y su hija Mónica canta Quel mazzolin di fiori, canción tradicional, si las hay, la primera de esas que cantaban después de alguna magnífica cena, todos juntos, hace algunos años, Giulio, su hermano Mario, Carlo Dalponte, Maria Bertotti, Marcello Nicolussi, Angel Ferrari.

Quel mazzolin di fiori
che vien dalla montagna
e bada ben che non si bagna
che lo voglio regalar

Lo voglio regalar
perché l'é un bel mazzetto
lo voglio dare al mio moretto
questa sera quando lu' vien.

Stasera quando lui viene
sara una bruta cera
e perché sabato sera
lui non l'è vegnu da me.

Non l'è vegnu da me
l'è anda' da la Rosina
e perché mi son poverina
mi fa pianger e sospirar.

MI fa piangere e sospirare
sul letto dei lamenti
e cosa mai diran le genti
cosa mai diran di me.

¡Gracias Mónica, por estas imágenes, gracias Julio por tu vitalidad, tu generosidad y tu simpatía!
Y el saludo para Renzo Grosselli (sobrino de Giulio y Mario) y para toda la familia allá en Trentino.


1 gennaio 2012:

Giulio Grosselli (Lasino, 16-9-1925), partigiano, prigioniere in campi di lavoro tedeschi durante la guerra, arrivato in Argentina nel mese di agosto de 1948, il primo pesidente del Circolo Trentino di Bahía Blanca saluta tutti e fa gli auguri per il nuovo anno.
Con sua moglie Nelly Rodriguez e sua figlia Monica canta Quel mazzolin di fiori,  la prima di tutte quelle canzoni che cantavano dopo le belle cene tutti assieme, anni fa, Giulio, suo (lamentatissimo) fratello Mario, Carlo Dalponte, Maria Bertotti, Marcello Nicolussi, Angel Ferrari.

Grazie Monica per queste immagini e grazie a Te, Giulio per la tua vitalità, la tua generosità e la tua simpatia.
Un saluto carissimo per Renzo Grosselli (nipote di Giulio e Mario) e tutti i parenti là, nel Trentino.

1 comentario:

Unknown dijo...

Me hace acordar a mis abuelos, padre, tios cantando con un vaso de vino quebracho, casero hecho con uva chinche, en la casa de mis abuelos en Villa Urquiza, Capital Federal!!! A mis 53 años fui a conocer el lugar donde nacio mi padre y en la fiesta de los Alpinos la orquesta tocó esta especie de himno del Piamonte. Salutte italiani!!un bacio ai trentini di Bahia Blanca!!